Mi experiencia en Burkina Faso

Campo di lavoro e di amicizia agosto 2010
Ramón Peñarubia

È stata una bella esperienza che mi ha fatto conoscere, soprattutto, la grande opera che i Fratelli stanno portando avanti in Africa.
Hanno molti centri per giovani come quello di Sâaba e del quale fratel Hilario Cob, per nostro onore come spagnoli e della congregazione, è stato una figura chiave.

È stata molto ricca come esperienza di vita comunitaria: stare 24 ore vicino ai Fratelli, il gruppo di 8 giovani italiani, i bambini della strada che giocavano con noi ogni giorno, senza dubbio, mi ha arricchito moltissimo.Inoltre ho avuto un’esperienza personale di preghiera molto intensa perché, nella casa dei Fratelli a Nanoro, dove abbiamo sviluppato la gran parte del nostro progetto, si rispettavano molto i tempi di preghiera (Lodi, Ora media, Vespri), e inoltre Compieta (che io facevo prima del riposo notturno).

La cappella era sempre a nostra disposizione e non ho esitato di pregare tutte le volte che mi era possibile.

In quanto al progetto in sé, è consistito nel portare a termine un edificio di accoglienza per gli alunni del LPA (Liceo Professionale Agrario) che i Fratelli hanno a Nanoro. Abbiamo realizzato lavori come il montaggio della cucina, dei letti nelle stanze, la sistemazione dei bagni, pulizia generale… senza dubbio questo lavoro ci faceva entrare nello spirito della bottega di Nazaret ed offrire tutto il nostro lavoro al Signore ogni giorno.

Con i bambini si sono stabilite le 17, come ora di inizio dei giochi con loro. È stato prezioso potere condividere il nostro tempo giocando con questi piccoli, renderci conto di come sono e vedere sui loro visi l’affetto e la tenerezza.

È stato, ugualmente, molto arricchente verificare la grande fede del popolo africano, la grande abbondanza di vocazioni (sono potuto stare con vari Fratelli che non hanno più di 35 anni di età e perfino uno di 21 che è già religioso da 2 anni). Dio continua a chiamare e in Africa con grande forza.

Ho avuto l’opportunità di partecipare, grazie a Dio, alle Eucaristie giornaliere nella chiesa di Nanoro che ho potuto accompagnare con il mio messale e così riuscire a seguire la Santa Messa con l’attenzione che nostro Signore merita. L’Eucaristia domenicale era un’autentica lode e festa del Signore, l’animazione liturgica era realmente incredibile contando su 2 cori (uno in lingua Morè e l’altro in Francese).

È da sottolineare il lavoro che i Fratelli stanno sviluppando con differenti gruppi di volontari che, due volte all’anno, si avvicinano alle terre del Burkina per portare a termine progetti di aiuto in beneficio di questo Paese.Dalla mia analisi di questi progetti ho dedotto che i Fratelli riescono a “educare” questi giovani italiani ai valori come la solidarietà, la dignità di ogni essere umano, la dedizione, il sacrificio, lo sforzo, l’unione… pertanto, ottengono che questi giovani siano sempre più formati in tutti questi valori tanto importanti e che al loro ritorno in Italia trasformeranno quella società in una società più giusta e solidale: importante lavoro quello dei Fratelli che coltivano, come si vede, l’opera dell’educazione che fratel Gabriele ha stabilito nella fondazione dell’Istituto, unitamente alla cate-chesi e all’animazione liturgica.

Questi progetti raggiungono obiettivi importanti: infatti, per esempio, vicino al nostro gruppo di italiani, se ne trovava un altro, nei pressi di Goundì, che curava un centro di aiuto per giovani in difficoltà fondato da fratel Silvestro.

Come punto importante da cogliere dall’esperienza vi è il desiderio di SERVIZIO, tanto nella propria comunità come in tutto quello che la stessa rappresenta (giochi, convivenza, lavoro, preghiera). SERVIRE e prendere coscienza dell’importanza che ha per la comunità e per Dio ed offrirlo al Signore ogni giorno, tutto ciò nella cornice incomparabile ed ineguagliabile della Sacra Famiglia a Nazaret che i Fratelli oggi continuano a rendere presente, per grazia di Dio.

Ho potuto verificare, nei miei soggiorni in differenti comunità di Fratelli, in Spagna, Francia, Ecuador e Burkina Faso, come lo spirito sia sempre lo stesso: un forte spirito di fami-glia che avvolge tutte le attività che realizzano i Fratelli e che può percepirsi nel lavoro, nella preghiera e nell’amore di ogni giorno. Sono case “Nazaret” dove si dà grazie a Dio perché fa vivere questa congregazione e lo si loda facendo delle case dei Fratelli una Naza-ret. Per qualunque laico che entra nelle loro comunità è un’autentica grazia di Dio potere vivere secondo lo stile di Nazaret, aumentare la conoscenza del suo effetto nelle nostre vite e comprovare il suo significato concreto.

GRAZIE SINCERAMENTE A TUTTI

 

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