L’area di insediamento attuale dei kurumba è il Soum, lo Yatenga e il Bam, nel territorio di Aribinda, Bourzanga, Pobe-Mengao, Tougou ed altri. I dogon, attualmente, occupano la falesia di Bandjiagara nel Mali. Alcuni piccoli gruppi sono tuttora presenti nello Yatenga.

Le tradizioni kurumba e dogon riferiscono che le falesie di Bandjiagara, in un certo periodo, erano state occupate da uomini di piccola statura, gli andoumboulou. A questi sarebbe succeduta una popolazione di statura normale, i tellem o kurumba, forse già presenti nello Yatenga (secoli XI-XIII). Questi tellem hanno lasciato nella falesia numerose vestigia di materiale diverso, in particolare necropoli e costruzioni nelle anfrattuosità delle rocce.

In seguito, i dogon sono succeduti nella falesia ai tellem (XIII secolo), che discesero nella pianura di Goudo, si stabilirono nello Yatenga a Lurum e nella regione di Bourzanga. In questo territorio vennero chiamati kurumba o fulse. La loro installazione sarebbe databile intorno al XIII secolo. Restano però incerti i punti di partenza delle prime migrazioni. I dogon, di probabile provenienza dall’est della Mauritania, avrebbero sostato nel Mande. Sotto il regno di Sundjata, emigrarono ulteriormente e formarono due gruppi. Uno si diresse verso la falesia di Bandjiagara, l’altro si installò nella pianura sottostante (a partire dal XIII secolo) dove la loro presenza è attestata dalla tradizione orale e da rilevazioni archeologiche. Nel territorio Moaga (attuale altopiano mossi), sono chiamati kipsi ed è a loro che sono attribuiti numerosi pozzi molto profondi e necropoli con giare funerarie.

Qui vivevano i popoli anziani yonyoose (nioniose) e ninsi (secoli X-XI), considerati fors’anche autoctoni, con i quali, prima i kurumba e poi i dogon, vennero in contatto convivendo, pare, in buona sintonia. Entrambi i gruppi anziani, erano detentori di poteri occulti e rivaleggiavano, senza tensioni, tra loro. I nioniose, agricoltori pacifici, dominavano alcune forze della natura, in particolare il vento che utilizzavano come forza motrice e veicolo di trasmissione di messaggi. I vicini ninsi, abili fabbri, passavano come inventori della metallurgia del ferro e il loro antenato Bamogo era considerato il salvatore dell’universo.

Con l’arrivo dei conquistatori dagomba, nakomse e proto-mossi (dal XV secolo), provenienti dal nord del Ghana e dall’est, i dogon si rifugiarono nella falesia di Bandjiagara, mentre i kurumba vennero assoggettati e, in alcune zone, fortemente assimilati.
I ninsi presero la direzione nord-ovest e una parte dell’etnia san è costituita da discendenti di questa migrazione. I ninsi rimasti e gli nioniose hanno contribuito, a contatto con i suddetti conquistatori, alla formazione del grande e dominante gruppo mossi.

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