terrorismo in burkina faso 2022

IL TERRORISMO IN BURKINA FASO

La realtà del tErrorismo in Burkina Faso è complessa e preoccupante. Ma cos’è il terrorismo in Burkina Faso?

La sovversione jihadista in Burkina Faso è un conflitto armato tra lo stato del Burkina Faso e gruppi jihadisti salafiti iniziato nel 2015. Si verifica nel contesto della guerra del Sahel.

CAUSE CONOSCIUTE DEL TERRORISMO IN BURKINA FASO
• Geopolitica, destabilizzazione della Libia e suo impatto sui paesi del G5 Sahel (Burkina, Mali, Niger, Mauritania e Ciad).
• Storico e culturale (compromesso dei confini, progetto Azawade come entità territoriale. Interessa parti del Mali, Niger e Burkina)
• Economica (la ricchezza del sottosuolo del Sahel rende i paesi colpiti una fascia ambita, favorevole al passaggio della droga e al commercio illegale)
• Forse religioso (tentativi di sfruttare le religioni per alimentare l’odio tra i popoli)

LE CONSEGUENZE DEL TERRORISMO IN TUTTO IL PAESE
Dal 2015, il Burkina Faso ha subito un continuo deterioramento dell’ambiente di sicurezza e sta affrontando una recrudescenza di attacchi terroristici. Questo fenomeno è in crescita dall’inizio del 2019, interessando ormai gran parte del Paese. Il Burkina Faso ha visto un aumento della malnutrizione dal 2019 e dal 2020 a causa della recrudescenza dell’insicurezza.
Le popolazioni sfollate stanno precipitosamente abbandonando le loro fonti di reddito e le riserve alimentari, il che sta peggiorando la loro situazione alimentare e nutrizionale.
Tutte le popolazioni del Sahel stanno vivendo questa crisi alimentare, soprattutto in Burkina Faso, dove un abitante su dieci è malnutrito.
Le cause dell’aumento del precariato sono molteplici: i beni di consumo sono ambiti (furto di auto, telefoni o laptop, furto), i circuiti finanziari più complessi vanno a vantaggio della criminalità economica e finanziaria (frode, traffico di droga ed esplosivi, riciclaggio “sporco”).
Al 31 dicembre 2021, il Burkina Faso aveva 1.579.976 sfollati interni a causa del terrorismo, secondo il Consiglio nazionale per gli aiuti di emergenza (CONASUR). Secondo la stessa fonte, il 61,66% di questi sfollati sono bambini, il 22,34% sono donne e il 16,00% sono uomini.

PERCENTUALI DELLE RELIGIONI
Secondo il censimento ufficiale del 2006, il Burkina ha il 60,5/100% di musulmani, il 19/100% di cattolici, il 15,3/100% di animisti e il 4,2/100% di protestanti.
Ma la questione religiosa non è una minaccia di primo livello o la causa che guida o promuove il terrorismo, almeno fino ad ora. Perché c’è convivenza e un buon livello di consapevolezza e dialogo interreligioso. C’è anche un ministero incaricato delle questioni religiose e della coesione tra i popoli.

LE CONSEGUENZE DEL TERRORISMO
NEL SETTORE EDUCATIVO A LIVELLO NAZIONALE

In Burkina Faso, a causa degli attentati terroristici, siamo oggi a più di 3.280 scuole chiuse. “Ciò rappresenta il 13,09% di tutte le strutture educative del nostro Paese e riguarda 511.221 studenti e 14.901 insegnanti”, ha dichiarato l’ex ministro, Maïga Alkasoum.

LA DIRETTA CONSEGUENZA SUI FRATELLI
DELLA SACRA FAMIGLIA IN BURKINA FASO

A causa del diffondersi del terrorismo e delle sue conseguenze le famiglie dei Confratelli, i genitori degli alunni, gli alunni stessi sono preoccupati per questo flagello.
La chiusura della scuola dei Catechisti a Namoungou (i Fratelli hanno lasciato Namoungou definitivamente il 3 aprile 2022). Tutti i loro effetti sono per il momento affidati a Fada ed essi stessi entrano a far parte delle comunità dove sono nominati dal Consiglio.
Tre Fratelli del Nord sono molto preoccupati per il trasferimento dei loro genitori.
Alcune Comunità sono in completo isolamento, in particolare Tanguietta (in Benin) e Ouahigouya.

ALCUNE SOLUZIONI FORNITE DAI FRATELLI E LORO PARTNER (CAMSAFA)
I Fratelli tutti, con il supporto e l’aiuto di amici e sostenitori, contribuiscono nella costruzione di alloggi per i genitori dei Fratelli sfollati.
Danno inoltre sostegno economico per distribuire cibo nelle aree interessate attraverso i responsabili delle diocesi e supportano l’organizzaione per la conservazione degli alimenti al momento del raccolto per tutte le famiglie dei Fratelli.
Si continua a gestire e controllare la ricezione di molteplici aiuti alimentari e altro da parte del CAM e si monitora la loro distribuzione.
Con il supporto da parte di partner tedeschi per una banca di cereali si sta supportando la struttura a Goundi.
Continuano, fra grandi difficoltà, le perforazioni di pozzi e posa di pompe Volanta (CAM) per i campi profughi.

Vogliamo esprimere il nostro GRAZIE a tutti e tutte per il sostegno e la solidarietà manifestata giorno e notte in nostro favore. Che Cristo, primo rifugiato in Egitto, ci aiuti!
Fratel Julien Zoungrana

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