Alla presenza del sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, degli assessori e dei consiglieri comunali, si è svolta oggi, 25 ottobre 2025, la Festa delle Città gemellate con il Comune di Chieri, un appuntamento che ogni anno rinnova i legami di amicizia, solidarietà e cooperazione tra comunità europee e africane unite da valori condivisi.
Hanno partecipato i rappresentanti delle città gemellate di Épinal (Francia), Nanorò (Burkina Faso), Adria , Tolve e Fălticeni (Romania), in un clima di dialogo e collaborazione che ha riaffermato la vocazione internazionale della città di Chieri.
A rappresentare Nanorò erano presenti frère Julien Zoungrana e frère Sylvain Zoungrana dei Fratelli della Sacra Famiglia, che hanno portato i saluti delle autorità civili e religiose del Burkina Faso, sottolineando il valore del gemellaggio come strumento concreto di cooperazione e sviluppo.
Nel corso della mattinata si è tenuta una tavola rotonda sul tema Acqua, bene comune, alla quale hanno preso parte le delegazioni straniere, gli amministratori locali e i rappresentanti delle associazioni di cooperazione internazionale.
L’acqua, intesa come diritto universale e simbolo di dignità, è stata al centro degli interventi dei fratelli Zoungrana, che hanno ricordato i progetti realizzati a Nanorò grazie al sostegno del Comune di Chieri e del CAMSAFA.
La giornata è poi proseguita in Piazza dell’Arco, con un momento di festa e condivisione aperto alla cittadinanza, durante il quale sono stati allestiti gli stand con i manufatti artigianali del popolo burkinabè, testimonianza di una cultura viva, laboriosa e profondamente legata ai valori della solidarietà.
Una festa che, anno dopo anno, rinnova il senso più autentico del gemellaggio: costruire ponti di fraternità e cooperazione tra popoli, oltre le distanze geografiche.
Intervento di frère Julien Zoungrana
Buongiorno a tutti,
sono frère Julien Zoungrana, dei Fratelli della Sacra Famiglia di Chieri, e desidero ringraziare l’amministrazione comunale e tutte le delegazioni presenti per questa giornata che ci riunisce nel segno della fraternità.
Il gemellaggio tra Chieri e Nanorò, nato nel 2001, rappresenta un ponte di solidarietà che continua a crescere e a generare frutti. È un cammino costruito insieme, passo dopo passo, fatto di collaborazione, progetti e scambi umani che hanno migliorato la vita di tante persone in Burkina Faso.
Durante questi anni, le iniziative condivise hanno permesso di sviluppare attività agricole e scolastiche, di garantire l’accesso all’acqua potabile, e di promuovere la formazione dei giovani, affinché diventino protagonisti del proprio futuro.
Oggi più che mai, questo gemellaggio ci ricorda che la solidarietà non conosce confini. Quando due comunità si incontrano, si ascoltano e collaborano, nasce qualcosa di duraturo: una fiducia reciproca che diventa forza per affrontare le difficoltà e speranza per costruire un domani più giusto.
A nome dei Fratelli della Sacra Famiglia e della comunità di Nanorò, esprimo la nostra profonda riconoscenza a tutti i cittadini e alle autorità di Chieri per l’impegno costante, la vicinanza e la fraternità che non si sono mai interrotte.Grazie di cuore
Intervento di frère Sylvain Zoungrana
Buongiorno a tutti,
sono fratel Sylvain Zoungrana, dei Fratelli della Sacra Famiglia, e porto con me la gioia e la gratitudine del villaggio di Nanorò, in Burkina Faso. È un onore essere parte di questa giornata di festa, che celebra i legami di amicizia e cooperazione tra città gemellate. Oggi celebriamo non solo un gemellaggio tra due città, ma un legame profondo tra due comunità che, pur distanti geograficamente, condividono valori comuni: solidarietà, rispetto per la natura e il desiderio di costruire un futuro migliore. “L’acqua è vita, l’acqua è legame, l’acqua è speranza.”
L’acqua come diritto e simbolo di dignità
Il tema dell’acqua ci invita a riflettere. A Chieri, l’acqua scorre nei rubinetti come un bene scontato. A Nanorò, ogni goccia è preziosa, frutto di impegno, cooperazione e resilienza. Questo ci ricorda che l’acqua non è solo una risorsa: è un diritto, un simbolo di equità e di dignità. Ricordo ancora un’estate, durante uno dei tanti campi di lavoro e di amicizia ai quali molti chieresi hanno partecipato. Quel giorno, mentre esplodeva la gioia intorno al nuovo pozzo finanziato dal Comune di Chieri, Aminata, una giovane agricoltrice di Nanorò, mi prese la mano e disse:“Ogni goccia che sgorga da questa pompa è un seme di futuro.”
In quel momento ho capito che il nostro gemellaggio non è soltanto uno scambio ufficiale, ma un intreccio di speranze e di storie personali.
Nanorò e il legame con Chieri
Nanorò è un villaggio rurale situato nella regione del Centro-Ovest del Burkina Faso, a circa 90 chilometri dalla capitale Ouagadougou.
Il territorio è caratterizzato da ampie distese di savana, con una vegetazione che cambia radicalmente tra la stagione secca e quella delle piogge.
La vita a Nanorò è semplice, ma profondamente legata alla terra: la maggior parte delle famiglie vive di agricoltura, coltivando miglio, mais, sorgo e ortaggi, e allevando animali come capre, pecore e polli.
Il gemellaggio con Chieri nasce da una lunga storia di presenza e impegno: i Fratelli della Sacra Famiglia sono attivi a Nanorò dal 1972 e, attraverso il Centro di Animazione Missionaria – CAMSAFA, hanno costruito ponti tra le nostre comunità.
È grazie a loro se, nel 2001, è nato ufficialmente il gemellaggio, che da allora ha portato avanti progetti concreti e relazioni umane profonde.Una buona pratica legata all’acqua
Uno dei progetti più significativi riguarda l’accesso all’acqua.
In un territorio come il nostro, dove le piogge sono concentrate in pochi mesi e le fonti idriche sono spesso lontane, avere acqua potabile è una sfida quotidiana.
Grazie alla collaborazione con il Comune di Chieri e con il CAMSAFA, sono stati realizzati pozzi artesiani e sistemi di raccolta dell’acqua piovana in diverse frazioni del villaggio.
Non si è trattato solo di scavare un pozzo, ma di un processo condiviso: formare il personale del posto per la manutenzione, sensibilizzare sull’uso responsabile dell’acqua e coinvolgere la comunità nella gestione.
Dopo la perforazione dei pozzi, abbiamo installato la Pompa Volanta, una pompa manuale interamente progettata e costruita nella nostra officina di Saaba, in Burkina Faso. È una tecnologia semplice ma efficace: anche un bambino può azionarla, grazie al suo meccanismo leggero.
La Pompa Volanta è un simbolo di fiducia e di responsabilità condivisa, perché garantisce la potabilità, la durata nel tempo e la facilità di manutenzione.
È un esempio concreto di innovazione locale al servizio del bene comune.Perché questa pratica è significativa
Questa esperienza è significativa perché risponde a un bisogno primario ed essenziale: l’accesso all’acqua sicura.
L’acqua è vita. In un contesto come quello di Nanorò, dove le risorse idriche sono scarse e spesso contaminate, avere fonti affidabili di acqua potabile cambia tutto.
Coinvolgere la comunità nella gestione delle risorse crea senso di responsabilità e rafforza la coesione sociale. E quando l’acqua è pulita, sicura e accessibile, cambia la vita: i bambini si ammalano meno, le donne non devono più camminare ore per raccoglierla, e gli orti possono essere irrigati anche nella stagione secca.
È un cambiamento che si vede, si sente, si vive.I benefici concreti
I vantaggi sono tangibili e molteplici:
• Riduzione delle malattie legate all’acqua, come il colera, la diarrea infantile e le infezioni intestinali.
• Maggiore disponibilità di acqua per l’irrigazione, che ha migliorato la produzione agricola e l’autonomia alimentare.
• Risparmio di tempo e fatica, soprattutto per donne e bambini, che prima dovevano percorrere chilometri per raggiungere le fonti d’acqua.Un legame che continua a dare vita
Questo progetto sull’acqua è solo un esempio di come il gemellaggio tra Nanorò e Chieri sia, prima di tutto, un legame di vita e di speranza.
È un cammino di ascolto, di scambio, di fraternità, che continua anno dopo anno a dare frutti concreti e umani.
A nome di tutta la comunità di Nanorò, vi ringrazio per la vostra amicizia, per il vostro sostegno e per credere che anche tra luoghi lontani possano nascere legami profondi e duraturi.Grazie.






