Il triage

PROGETTO “TRIAGE” ALL’OSPEDALE DI NANORO IN BURKINA FASO

Presentazione del CMA San Camillo di Nanoro

Il Centro Medico con Antenna Chirurgica San Camillo di Nanoro nasce nell’anno 1992 dall’iniziativa dei Fratelli della Sacra Famiglia, preoccupati di dare una risposta ai numerosi bisogni sanitari d’una popolazione rurale di più di 150mila abitanti, per i quali non esisteva una struttura sanitaria adatta.
Per un buon funzionamento, e per assicurarsi che la struttura mantenesse un’attenzione particolare per i più poveri, i Fratelli della Sacra Famiglia hanno trasferito la gestione dell’ospedale ai Camilliani – ordine religioso dedicato alla sanità.
All’inizio si trattava di un CSPS (Centro di Salute e di Promozione Sociale): struttura di primo contatto del Sistema sanitario nel Burkina. Il Centro è diventato CMA San Camillo di Nanoro nel 2002, ossia un ospedale di Distretto. Una convenzione in questo senso è stata firmata dalla Congregazione religiosa e dallo Stato, trasformandolo in struttura sanitaria di riferimento di tutti i 23 CSPS che costituiscono il Distretto Sanitario di NANORO, che conta più di 152mila abitanti.

Le patologie più diffuse a Nanoro sono la malaria, le affezioni respiratorie, la malnutrizione e le malattie diarroiche.
Oggi l’ospedale di Nanoro è diventato una struttura di riferimento multi-regionale che accoglie più di 20mila pazienti l’anno provenienti anche da altri Paesi confinanti con il Burkina.
Oggi l’ospedale è costituito dai seguenti servizi:

  • Medicina generale
  • Ricovero ospedaliero di medicina generale
  • Salute materno – infantile
  • Chirurgia
  • La pediatria e il centro di recupero e di educazione alla nutrizione (CREN)
  • L’oculistica
  • Il centro di diagnosi e trattamento
  • Il centro di controllo ambulatoriale delle persone colpite dall’HIV/AIDS
  • Il laboratorio analisi
  • Il servizio di radiologia e di ecografia
  • La farmacia
  • L’obitorio

Il CMA San Camillo di Nanoro è sotto la responsabilità di fratel Sorgho Dieudonné, religioso camilliano, incaricato della gestione amministrativa, umana e logistica. Un medico laico assicura le responsabilità sanitaria della struttura e la gestione tecnica delle attività mediche e chirurgiche. In collaborazione con il Medico Capo di Distretto, controlla l’applicazione delle norme e dei protocolli nazionali e la messa in opera della politica sanitaria nazionale.
Per assicurare il buon funzionamento della struttura, i responsabili amministrativi e sanitari lavorano in stretta collaborazione, con contatti e confronti permanenti.

Il personale del Centro è costituito da oltre un centinaia di dipendenti, di cui cinque religiosi e tre religiose (tutti camilliani), cinque religiosi di altre congregazioni,  un medico italiano  proveniente da Firenze e cinque medici locali. Il resto del personale è formato da una cinquantina di dipendenti assunti dal Centro e una cinquantina dallo Stato. In ogni servizio, un dipendente è stato identificato come responsabile amministrativo e rappresentante del personale. Quest’organizzazione facilita il coordinamento delle attività durante le riunioni mensili dei responsabili dei vari servizi.

Obiettivi  specifici

Il presente progetto ha come obiettivi:

  • Identificare e indicare un percorso chiaro e preciso del malato nell’ospedale san Camillo di Nanoro migliorando così la gestione del flusso dei pazienti all’interno dell’ospedale.
  • Rinforzare la prevenzione contro le malattie infettive al centro medico San Camillo di Nanoro e quindi rinforzare la lotta contro la diffusione  delle malattie infettive in Burkina  Faso.

Concretamente il progetto consisterà nel costruire una struttura di  accoglienza “triage” all’ingresso dell’ospedale con attrezzature mediche essenziali, precisamente di cui si farà carico il Cam Sa.Fa.:

  • sale di registrazione e di screening
  • sale di consultazione
  • sale di osservazione

Si farà carico invece l’ONLUS EDODÈ di Domaso (CO)

  • di una struttura dedicata alle malattie infettive all’interno dell’ospedale

La prima struttura permetterà di identificare all’ingresso i pazienti a grande rischio infettivo, innescando così il meccanismo di monitoraggio necessario. Faciliterà inoltre l’accelerazione della presa in carico delle emergenze nel pronto soccorso, e il miglioramento della fluidità del percorso nell’ospedale tramite una programmazione più razionale degli appuntamenti dei pazienti, nonché il loro orientamento nei vari servizi.
La seconda parte del progetto si propone di dotare l’ospedale di un padiglione dedicato al reparto di malattie infettive. Questa struttura oltre che aumentare la capacità di accoglienza e di ricovero dell’ospedale sarà di grande utilità nella lotta contro le malattie nosocomiali ospedaliere, dal momento che permetterà un isolamento dei pazienti secondo il rischio infettivo.
I pazienti affetti da patologie infettive avranno una migliore cura e la propagazione delle malattie infettive sarà maggiormente sotto controllo nel distretto sanitario.
Il progetto sopra descritto verrà realizzato all’interno del Centro Medico San Camillo di Nanoro da imprese burkinabè. I responsabili in loco saranno fratel Julien Zoungrana dei Fratelli della Sacra Famiglia e il direttore del Centro Medico, fratel Diuedonne Sorgho.

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